Le onde radio percorrono strade immaginarie, diffondono voci, riempiono le case di musica ed emozioni. Non c’è dubbio: la radio è un primo amore che non si scorda mai. Un mezzo che ha saputo reinventarsi nel tempo, restando sempre attuale. Ma cosa accade quando i giovani riscoprono la storia delle radio libere?
Questa mattina, nell’auditorium della sede De Marco, gli studenti del Polo Messapia hanno avuto un’opportunità straordinaria: immergersi nel mondo della radiofonia locale attraverso la presentazione del libro “Radio Brindisi On Air – da mamma Rai alle radio libere”. L’evento ha visto la partecipazione di uno degli autori, Domenico Saponaro, accompagnato dal giornalista e direttore di Agenda Brindisi Antonio Celeste, dal fotografo Maurizio De Virgiliis e dalla speaker e giornalista radiofonica Valentina Molfetta di Ciccio Riccio.
L’incontro, introdotto dalla dirigente scolastica Rita De Vito e dal professore Simone Salvemini, si è rivelato un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta di un’epoca in cui le radio indipendenti hanno rivoluzionato il modo di fare informazione e intrattenimento. I racconti degli ospiti hanno catturato l’attenzione dei ragazzi, mostrando loro l’importanza di un mezzo di comunicazione che continua a vivere e a evolversi.
La passione con cui gli autori hanno descritto la nascita e l’evoluzione delle radio libere ha acceso un entusiasmo contagioso tra i giovani presenti. Molti di loro hanno manifestato la volontà di contribuire con nuove idee e iniziative, immaginando un futuro in cui la radio possa ancora essere una voce autentica e indipendente del territorio.
Ma non si è trattato solo di un momento di ascolto: il dibattito aperto ha stimolato un confronto diretto tra le generazioni, offrendo spunti interessanti su come la radio possa adattarsi alle nuove tecnologie e ai nuovi linguaggi della comunicazione digitale.
Le radio libere non hanno solo segnato un’epoca, ma hanno anche rappresentato una straordinaria palestra di crescita personale e professionale per i suoi protagonisti. Molti speaker, giornalisti e tecnici radiofonici hanno affinato le loro competenze proprio in questi spazi di libertà creativa, sviluppando capacità comunicative, gestionali e relazionali che hanno aperto loro le porte di carriere importanti nel mondo della comunicazione.
L’incontro ha gettato le basi per possibili collaborazioni future tra il mondo della scuola e il panorama radiofonico locale. Un segnale forte che dimostra come la radio, nonostante l’avvento di nuovi media, conservi un fascino inalterato e un potere unico di aggregazione.
Gli studenti hanno lasciato l’auditorium con una consapevolezza nuova: la radio non è solo passato, ma anche e soprattutto futuro. Un futuro che loro stessi potranno contribuire a scrivere, con energia, creatività e tanta passione.
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